“Gatti non va solo ascoltata, ma anche vissuta! E’ come l’album dei ricordi più intensi, la pellicola di un vecchio film o un intimo diario segreto…”
Così Fabrizio Fabiano, in arte FAB commenta il suo quarto singolo uscito con Artist First.
Una song d’amore malinconica, semplice e un pò retrò, accompagnata esclusivamente da un giro di piano altrettanto nostalgico e creato su misura dal maestro “Diego Genta”.
“..ho scelto di far trasparire l’essenziale e in questo caso l’unico abito adatto a “Gatti” era il pianoforte, come una vestaglia prima di andare a dormire, comoda, accogliente e confortevole.
Ho sempre avuto l’idea che i miei brani fossero “vivi” e che per ognuno di essi ci fosse un vestito musicale che potesse esprimere al meglio il testo.”
Un pezzo molto efficace accompagnato da un clip altrettanto semplice, girato sulla neve in mezzo ai monti dell’entroterra ligure.
“..Ho scelto Monesi per le riprese perché è un posto per me colmo di ricordi, ma anche di cambiamenti: tra quelle terre ho passato la mia infanzia nella spensieratezza, tra slittini e capriole, e grazie a queste reminiscenze e flashback sono riuscito a ritrovare una parte di me che avevo perso da anni.”
Canzone lineare ma di grande impatto che con le sue note malinconiche e nostalgiche racchiude tantissime emozioni, così come ci ha abituati FAB sin dai primi singoli.
BIO
FAB, esordisce col suo primo singolo “Mente” a marzo 2020 via Saifam Music, piazzandosi nella classifica “Top 20 singoli italiani” più scaricati e ottenendo più di 200.000 ascolti in poche settimane su Spotify.
Successivamente pubblica “Luna“, song uscita in anteprima su “Il Giorno” e distribuita da Sony Music Italia.
“..le sue canzoni non sono “cornetti, mojito ed estate”. Sono qualcosa di profondo, costruttivo. Sono esperienze che nascono dal bisogno di buttar giù su un foglio, sensazioni e stati d’animo. Con l’ambizione e la speranza di poter far star bene anche altre persone..”.
A inizio dicembre dello stesso anno esce “Mostri” inedito presentato in premiere su “SkyTg24.com”.
Il quotidiano “La Stampa” dice dei suoi testi:
“..una scrittura introspettiva, un viaggio che ti porta su tetti di palazzi con la Luna come sfondo, una fuga dalla realtà…”
FAB non è solo musica, ma una sensazione, una medicina per il cuore e una cura per l’anima.