“Una giornata butto via” è il nuovo singolo di Cortellino, e oggi 11 ottobre è uscito il videoclip che accompagna il pezzo. Oltre la penna poetica del cantautore c’è lo zampino anche di Dubois e Vaccaro. Si tratta di un pezzo un po’ controcorrente: mentre tutti elogiano il potere dei sogni il nostro Cortellino punta l’attenzione su chi li ha messi da parte per un lavoro diverso.
Il cantautore di Trieste è tornato con un brano pop elettronico a cui viene aggiunta un po’ di energia del rock. Una canzone che fa ballare e che ti lascia il ritornello in testa per tutta la giornata. Cortellino non è solo molto abile nel creare sound accattivante è anche un ottimo scrittore. Infatti “Una giornata butto via” ha un testo degno di nota, un testo che ti fa anche riflettere.
Il brano è accompagnato da un videoclip particolare, un video culinario in cui Cortellino si cimenta nel cucinare una carbonara sulle note dell’ultimo singolo “Una giornata butto via”. Realizzato da Damiano Tommasi, il video vuole uscire dagli schemi del solito videoclip per mostrare Cortellino alle prese con la sua quotidianità.
Il suo stile unico gli permette di farsi notare in mezzo alla massa di musica tutta uguale. Cantano tutti della forza dei sogni, ma poi arriva Cortellino e ci ricorda che la vita non sempre ti permette di realizzare ciò che speravi. Spesso si fanno i conti con la realtà e si finisce per mettere da parte aspettative troppo alte e si torna con i piedi per terra. Il cantautore riporta dignità a questa scelta e invita l’ascoltato a non giudicarsi male, ma ad accettarsi con gioia e accettare la scelta che è stata fatta.
“Una giornata butto via è un brano scritto a più mani con Dubois, Vaccaro e “finalizzata” da Glitch . Parla di lavoro e del moderno rapporto tra l’uomo ed esso. Ogni lavoro ha una dignità ed un valore ed in un momento delicato come questo ha un importante posto nella vita delle persone. Talvolta i sogni non rispecchiano la realtà e nella canzone i protagonisti narrati hanno disatteso i loro sogni lavorativi per scendere a compromessi con la vita e la realtà che li circonda. Troveremo ad esempio il camionista che voleva fare l’astronauta ed il cuoco che voleva fare il ricercatore, la soluzione è accettare con dignità il proprio ruolo che dà. Ora non manca altro che ascoltarla”.