I NUOVI CEDRINI TORNANO CON IL NUOVO SINGOLO
“SAN GIUTO BLUES”
CON UTILI RIMEDI
PER IL SINGHIOZZO
I Nuovi Cedrini hanno sempre strizzato l’occhio a vibrazioni allegre e positive, forse, per questo, nella loro produzione mai si sono avvicinati a sonorità riconducibili all’alveo del blues. Tale genere, anche se il mondo di cui parliamo è vastissimo, affonda comunque le proprie radici in stati d’animo malinconici se non di vera e propria sofferenza.
Bene, dopo decenni di attività, anche i Nuovi Cedrini hanno deciso di affrontare il tema della sofferenza e di farlo in chiave blues. Si parla di una sofferenza universale, un fastidio fisico che sicuramente tutti, animali compresi, e in tutto il pianeta hanno vissuto creando disagi e imbarazzi. Chi non ha mai sofferto di singhiozzo?
SAN GIUTO BLUES
Ecco, il “San Giuto Blues” parla proprio di questo, di questo disturbo della deglutizione che rende imbarazzanti le relazioni sociali e i cui rimedi sono notoriamente fallaci creando ulteriore disagio per la sua persistenza. Per mantenere un tono più “roots” il singhiozzo viene evocato col termine dialettale veronese “sangiuto“, complice di mandare al tappeto una già difficile e tormentata relazione amorosa.
Fabio Rocco Casarotti e Leonardo Maria Frattini hanno composto questa canzone scambiandosi divertiti messaggi via WhatsApp e hanno poi deciso di affidarsi all’aiuto di due maestri veronesi del genere: Lorenz Zadro (chitarrista nonché patron della nota kermesse “Blues Made In Italy“) e Giorgio Peggiani all’armonica a bocca. Fido complice del tutto è Davide Mirandola al piano e organo, ha completato l’ensemble Federico Grella suonando la batteria oltre che a registrare il brano nel suo studio di Angiari (rigorosamente nella bassa veronese), il Dirty Sound Studio. Esce su tutte le piattaforme digitali per la Kaleidofon Records dei Montefiori Cocktail.
CONOSCIAMO I NUOVI CEDRINI
Storico gruppo musicale veronese, di rock ironico si diceva al tempo, più precisamente di Legnago. L’attività più intensa l’ebbe a cavallo degli anni 2000, una band rock con una forte propensione all’allegria e al sorriso tanto da vincere un premio nazionale (il festival di Sanscemo che allora aveva un buon seguito e lanciava numerosi talenti musical-cabarettistici). Aprirono, tra gli altri, qualche concerto di Elio e le Storie Tese e degli Skiantos; pure Fiorello si accorse di loro trasmettendo per mesi a Viva Radio Due la canzone Oh Carolina (una love song dedicata alla nota calciatrice Carolina Morace). Poi, dopo anni anche di intensa attività live, la spinta un po’ si affievolì e i vari componenti seguirono un po’ altre strade. Nel periodo di emergenza coronavirus la collaborazione è riaffiorata specialmente tra Fabio Rocco Casarotti e Leonardo Maria Frattini e ne sono uscite due canzoni in cui credono molto: Un Metro da Me, registrata proprio il giorno prima del lockdown che invita a rispettare le distanze, e Dai Piangiamo Tutti Insieme, una canzone invece di fine lockdown tra l’altro un tributo (sia nel video che nell’aria cabarettistica surreale) ai concittadini Gatti di Vicolo Miracoli che festeggiano 40 anni di successi.